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Progetto Eugheny: il frutto di quattro anni di attività in Bielorussia

Progetto Eugheny: il frutto di quattro anni di attività in Bielorussia

martedì 29 marzo 2022
di Paolo Braglia

Dopo quattro anni di attività, lo scorso febbraio è giunto a termine il progetto Eugheny, promosso dall’associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine OdV con l’associazione San Matteo Onlus di Nichelino (TO). Si tratta di un progetto di cooperazione internazionale di prevenzione del disagio minorile per assicurare il diritto al contesto familiare ai bambini delle zone contaminate della provincia di Braghin, in Bielorussia. Questa mattina al castello di Formigine rappresentanti dell’associazione Chernobyl e della Fondazione Help di Minsk alla presenza del sindaco formiginese Maria Costi e del presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, Oreste Capelli, hanno presentato una pubblicazione che ripercorre i quattro anni di attività. Grazie al Progetto Eugheny l’orfanotrofio sociale della provincia di Braghin è stato trasferito in un nuovo edificio, con locali interni ristrutturati ed attrezzati, è stato dato sostegno alle famiglie a rischio, supporto scolastico a ragazzi in difficoltà sociale ed economica ed è stato realizzato un trasferimento di competenze e scambio di esperienze tra i Servizi Tutela Minori dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e i corrispondenti Servizi della Provincia di Braghin, con l’obiettivo finale di ridurre gli allontanamenti dei minori dalle famiglie di origine. Tra le azioni messe in campo dal progetto anche l’aumento delle famiglie affidatarie e adottive della provincia di Braghin e la riduzione degli ingressi dei minori nell’orfanotrofio sociale. Complessivamente per il progetto sono stati investiti quasi 45 mila euro, di questi 2 mila a carico del Dipartimento Istruzione di Braghin (che ha contribuito alla ristrutturazione dell’orfanotrofio sociale di Krasnoe), circa 15 mila messi in campo dalla Regione Emilia-Romagna tramite i bandi di cooperazione internazionale del 2018 e 2020, e i restanti 28 mila coperti attraverso l’autofinanziamento delle associazioni Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine OdV e San Matteo Onlus di Nichelino. Sono stati partner del progetto l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, i Comuni di Nichelino e Beinasco, l’Ambasciata Italiana di Minsk, il Dipartimento Istruzione della Provincia di Braghin e la Fondazione Help di Minsk.