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Caro materie prime, Confindustria Ceramica e sindacati scrivono al governo
martedì 8 febbraio 2022
Il settore ceramico avanza proposte al Governo per fronteggiare l’aumento dei costi delle materie prime e chiede un incontro con l’esecutivo. In una lettera inviata ieri al premier Mario Draghi, al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, al ministro del Lavoro Andrea Orlando e al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Paolo Pirani, segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, hanno fatto il punto sul momento di difficoltà che vive il settore sottolineando come l’aumento dei costi delle materie prime non sembra essere un fenomeno temporaneo o di breve durata e puntando i fari anche sull’andamento delle quotazioni delle quote EUA: “In settori dove non sono ad oggi disponibili cambi di tecnologia produttiva – si legge nel comunicato di Confindustria Ceramica e sindacati -, il sistema ETS rischia di fallire il suo obiettivo di sostegno alla trasformazione del modo di produrre in Europa”. Confindustria e sindacati chiedono al governo di valorizzare il ruolo potenziale del gas nazionale in sostituzione del gas importato; di prevedere interventi di contenimento e ripristino di adeguati costi energetici e delle materie prime; di introdurre nella disciplina EU-ETS correttivi, anche temporanei, che limitino le spinte speculative verso il rialzo delle quotazioni dei permessi di emissione e l’opportunità di destinare integralmente tali risorse per agevolare il processo di riconversione produttivo delle industrie fortemente energivore; di assicurare l’accesso agli ammortizzatori sociali per tutelare il sistema produttivo ed i correlati livelli occupazionali in questa fase di eccezionale incremento dei costi energetici; di sostenere il ricambio generazionale e l’acquisizione di nuove competenze attraverso specifici interventi di sostegno alle imprese; di favorire l’utilizzo di vettori energetici sostenibili e a basse emissioni attraverso il sostegno all’acquisto di macchinari e all’adeguamento degli impianti; di favorire il rafforzamento degli strumenti di sostegno in essere e sostenere la riqualificazione energetica del parco immobiliare.
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