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Riorganizzazione ospedali modenesi: a Sassuolo posti letto per pazienti covid post acuti

Riorganizzazione ospedali modenesi: a Sassuolo posti letto per pazienti covid post acuti

mercoledì 28 ottobre 2020

Gli ospedali della provincia di Modena in questi giorni si stanno parzialmente riorganizzando per fornire adeguata risposta ai pazienti affetti da Covid-19. Quello che si sta mettendo in atto è un piano già elaborato in estate dalle tre aziende sanitarie modenesi (Azienda USL, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa) sulla base di alcuni possibili scenari legati all’evoluzione della pandemia. Per supportare gli hub Covid (al Policlinico e all’Ospedale Civile di Baggiovara) si sta lavorando anche in altre strutture per garantire la gestione della restante casistica acuta o post acuta (vale a dire pazienti che manifestano forme acute di malattia o che pur avendo superato la fase acuta di malattia, necessitano comunque di assistenza in una struttura sanitaria). Nell’ospedale sassolese, in particolare, sarà presente un’area dedicata ai pazienti covid positivi che prevede una progressiva attivazione di posti letto post acuti, fino a un massimo di 22.

“Abbiamo presentato questo scenario nell’ultima Conferenza territoriale sociale e sanitaria, il 22 settembre – dichiarano i tre Direttori generali, Antonio Brambilla, Claudio Vagnini e Bruno Zanaroli – e domani (oggi, ndr) condivideremo nuovamente con i Sindaci dei diversi territori le scelte, certamente non semplici, che riguarderanno la rete sanitaria. Sono il frutto delle logiche di integrazione e della piena sinergia che abbiamo costruito nel corso della prima ondata della pandemia, sinergia che ha consentito al ‘sistema Modena’ di reggere l’impatto dell’aumento dei contagi e di potersi fare carico di tutti i pazienti, sia ospedalizzati che sul territorio, oltre alla sorveglianza di tutte le persone in isolamento precauzionale. Chiediamo anche ai cittadini – concludono – di accompagnare i mesi che verranno con comportamenti responsabili e pienamente rispettosi delle norme in vigore, solo se la Comunità si impegna in maniera congiunta per la prevenzione del contagio e la protezione dei più fragili sarà possibile garantire su tutto il nostro territorio la risposta più adeguata al bisogno di assistenza relativo alla pandemia ma anche a tutte le altre patologie”.