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Edi.Cer parte civile nel procedimento per l’indebito utilizzo del marchio “Ceramics of Italy”

Edi.Cer parte civile nel procedimento per l’indebito utilizzo del marchio “Ceramics of Italy”

venerdì 11 settembre 2020
di Eleonora Alboresi

E’ stata celebrata ieri nel tribunale di La Spezia la prima udienza dibattimentale nei confronti dell’amministratore di un’azienda formiginese accusato di avere importato materiale ceramico prodotto a Taiwan e confezionato in cartoni recanti false indicazioni di provenienza e di origine. Sulle confezioni delle lastre fabbricate nel paese asiatico, oltre al marchio della società italiana importatrice, veniva posto il marchio “Ceramics of Italy” di proprietà di Edi.Cer spa, società controllata da Confindustria Ceramica, e la cui apposizione è consentita, dietro concessione, solo alle attività che producono in Italia. La Procura della Repubblica, dopo un’indagine condotta dall’Agenzia delle Dogane di La Spezia insieme alla Guardia di Finanza, ha contestato all’imputato il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, alla luce del fatto che i prodotti realizzati a Taiwan erano destinati ad essere immessi sul mercato con indicazioni di origine e provenienza fallaci. Data l’importanza e la gravità dell’episodio, Edi.Cer spa, difesa da Giulio Garuti, si è costituita parte civile nell’ambito del procedimento penale. Confindustria Ceramica ha poi sottolineato come la costituzione di parte civile sia uno strumento per tutelare tutte le imprese del Distretto che, con il lavoro, la passione, l’impegno, la ricerca e gli investimenti hanno contribuito a definire lo standard della ceramica italiana, un prodotto imitato in tutto il mondo e che il marchio “Ceramics of Italy” si prefigge di tutelare.