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Emergenza coronavirus: le procedure per richiedere i buoni spesa

Emergenza coronavirus: le procedure per richiedere i buoni spesa

venerdì 3 aprile 2020
di Paolo Braglia

Tutto pronto nell’Unione del Distretto Ceramico per dare avvio al progetto di emergenza alimentare, in applicazione dell’ordinanza della Protezione civile. Per richiedere i buoni spesa, i cittadini in difficoltà economica dovranno compilare un modulo per la domanda disponibile sui siti degli otto Comuni e su quello dell’Unione. Chi non ha accesso ad internet, può trovare il modulo anche in formato cartaceo in un contenitore all’esterno dello sportello sociale del proprio Comune. Agli aventi diritto, sarà riconosciuta una cifra mensile da erogarsi in una o due volte, a seconda dell’organizzazione dei singoli presidi territoriali. Potrà essere fornito un buono spesa cartaceo, carte di acquisto oppure sarà effettuato un accredito sul conto corrente bancario o postale della somma corrispondente. I beneficiari dovranno consegnare allo sportello sociale gli scontrini della spesa relativa alla prima erogazione, in occasione del ritiro della seconda. La quota riconosciuta ai beneficiari varia in base al numero di componenti del nucleo: 1 componente 150 euro, 2 componenti 250 euro, 3 componenti 300 euro, 4 componenti 350 euro, 5 componenti o più 400 euro. Se il nucleo che presenta la domanda usufruisce già di altri aiuti, l’entità del buono spesa sarà riparametrato. I buoni saranno ritirabili allo sportello sociale del proprio Comune previo appuntamento. Ci saranno controlli a campione sulle autocertificazioni e in caso di dichiarazioni mendaci verranno fatte segnalazioni alle autorità competenti. Intanto è partito l’avviso pubblico per gli esercenti che danno la disponibilità affinché i buoni vengano spesi nei loro negozi. L’elenco delle attività sarà poi disponibile sui siti dei Comuni e su quello dell’Unione. “Si tratta di una misura urgente per aiutare chi si trova davvero in difficoltà – spiega il Presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico, con delega ai Servizi sociali, Francesco Tosi - abbiamo cercato di ridurre al minimo la burocrazia e di usare il buonsenso. Confidiamo nella lealtà delle persone che ne usufruiranno. Chi dovesse godere ingiustamente di questo aiuto danneggia chi ne ha davvero bisogno e, comunque, incontrerà le dovute sanzioni”.