venerdì 21 settembre 2018
Si è concluso oggi con una sentenza di primo grado il procedimento penale per bancarotta che ha visto protagonisti i fratelli Pedroni, ex titolari della Firem, il consulente Maurizio Malagoli e Monika Posiedlik. Il processo, nel quale si erano costituiti parte civile sia 14 lavoratori sia la Fiom, riguarda fatti avvenuti nel 2013, quando l’azienda fu improvvisamente delocalizzata in Polonia e i macchinari furono spostati mentre i dipendenti erano in ferie. La sentenza di oggi ha decretato la Posiedlik innocente, mentre sono stati condannati ad una pena di 1 anno e 10 mesi gli ex proprietari Pedroni e il consulente Malagoli. “Consideriamo importante questa sentenza – hanno dichiarato dalla Fiom/Cgil – che afferma quanto la Fiom ha sostenuto dall’inizio della vertenza, ovveri che una tale operazione, sia in termini etici che normativi, è assolutamente inaccettabile. Nessuna voglia di vendetta da parte nostra, bensì la necessità di rimarcare un principio di giustizia e mandare un messaggio chiaro che queste vicende non possono e non devono succedere. I lavoratori sono una risorsa e non devono essere considerati un peso economico per l’azienda e il motivo per delocalizzare”.